venerdì 14 maggio 2010

La Fit lancia il "Progetto campi veloci"


La Federazione Italiana Tennis ha presentato alla stampa e ai Circoli affiliati il “Progetto Campi Veloci”, un’iniziativa strategica con cui la Federazione intende incentivare i circoli italiani ad aumentare la dotazione di campi rapidi nel nostro paese, al fine di meglio supportare le esigenze di crescita tecnica dei giovani agonisti.Il Presidente Binaghi, nel presentare i relatori Renzo Furlan (Direttore del Centro Federale di Tirrenia) e Roberto Commentucci (che ha curato il Progetto per conto della FIT) ha presentato l’iniziativa come “Una riforma di carattere strutturale. Abbiamo risanato la Federazione, abbiamo migliorato la formazione dei maestri, ora è la volta delle infrastrutture di gioco, che devono essere adeguate al tennis moderno, nel quale le superfici veloci la fanno da padrone”. Renzo Furlan ha esposto le analisi di natura tecnica da cui è scaturito il progetto: la terra battuta, ad alto livello, dà solo il 27% circa dei punti in palio nel circuito maggiore, mentre gran parte dei nostri tennisti continuano a basare la loro classifica sui tornei giocati sul rosso. Inoltre, l’allenamento e la competizione solo sulla terra (superficie dove si tengono oltre il 90% dei tornei italiani) ostacola la costruzione di tennisti in grado di affrontare circuito pro attuale in cui, rispetto al passato, sono diventati molto più importanti i colpi di inizio gioco (servizio e risposta aggressiva).Furlan ha citato l’esempio della Spagna, dove negli ultimi 10 anni sono stati costruiti moltissimi campi in veloce (ce ne sono oltre 7.000 contro i circa 1.000 in Italia) per meglio supportare la crescita dei giovani spagnoli, che hanno iniziato a vincere su tutte le superfici.Roberto Commentucci ha illustrato le tre leve che la FIT intende utilizzare nell’ambito del Progetto:1. L’organizzazione agonistica e didattica: a partire dal 2011, molte gare giovanili, sia individuali che a squadre, saranno disputate sul veloce, inclusi i campionati assoluti; le date più richieste per l’organizzazione dei Futures ITF verranno attribuite ai circoli che organizzeranno tornei sul veloce; inoltre, nell’ambito del Progetto L’Istituto Naizonale di Formazione Roberto Lombardi avvierà una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei maestri di base (SAT, PIA eccetera) per intensificare l’addestramento dedicato ai colpi di inizio gioco (servizio e risposta) e la tecnica di spostamento da adottare sui campi rapidi;2. Il marketing: la Federazione ha stipulato convenzioni con le maggiori ditte produttrici di campi veloci (Play-it, Greenset, Mantoflex), che riconosceranno ai circoli sconti fino ad oltre il 20% sui prezzi ufficiali. Inoltre, sono stati presi accordi con il Credito Sportivo e la BNL-BNP Paribas, per offrire ai circoli in grado di presentare idonee garanzie finanziamenti mirati a condizioni agevolate.3. La comunicazione: L’ostacolo maggiore al “salto culturale” del veloce è che i Circoli sono frequentati e finanziati da soci, spesso anziani, che sono molto diffidenti nei confronti dei campi rapidi. Tuttavia, che essi siano pericolosi, a livello amatoriale, è più che altro un luogo comune, basato su esperienze fatte su superfici di 30 anni fa, mentre le più moderne soluzioni oggi disponibili sono ben più confortevoli e “giocabili”. Inoltre, rispetto alla terra rossa, esse soffrono molto meno gli agenti atmosferici (non gelano, asciugano prima) e offrono condizioni di gioco molto migliori nelle ore serali e invernali, quando sulla terra le palle diventano troppo pesanti e il rimbalzo irregolare. Pertanto, la Federazione porrà in atto una massiccia campagna di comunicazione per far conoscere i vantaggi delle nuove superfici e mitigare i timori dei soci.

Nessun commento: